Concorso di poesia “Romolo Liberale” 2017

IL 27 maggio 2017, nell’aula magna “Ugo Maria Palaza” del Liceo Classico “Alessandro Torlonia” di Avezzano, si è tenuta la cerimonia di premiazione  del concorso nazionale di poesia “Romolo Liberale”.

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Il concorso, aperto a tutti, ha lo scopo di rendere omaggio alla memoria di un poeta marsicano di profonda sensibilità e di un uomo tenacemente impegnato nelle battaglie per l’emancipazione dei lavoratori e per la promozione della dignità della condizione esistenziale e sociale dell’uomo, sempre e dovunque.

La partecipazione è stata gratuita e si è potuto concorrere con un numero massimo di tre poesie inedite, a tema libero. Il nostro Istituto ha partecipato con tre poesie e, una delle quali, composta dalla studentessa Jasmine Mechilli, frequentante la classe VB, della sede di Avezzano, ha ricevuto una segnalazione di merito.

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Stretta a te

A te madre

che lotti

ogni giorno

e vorresti

donarmi

il mondo…

Mi tengo stretta a te

all’ amore

che mi dai

un amore

indissolubile

che non può

finire mai.

Troppo bello

troppo prezioso

difficile

da spiegare…

Mi tengo stretta a te

al di là del male

del dolore

delle lacrime

amare.

Le nostre lacrime…

Mi tengo stretta te

a quest’ amore

che rimane

in un mondo

crudele

l’unica cosa

che vale

Mi tengo stretta a te

a quest’amore

senza tempo

che resta

nel vento

e nel cuore

come le stelle

nel firmamento.

Jasmine Mechilli maggio 2017


Hanno inoltre partecipato al concorso le studentesse

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Francesca Nori, classe VB (sede di Avezzano)

Infanzia negata

C’era una volta…

Ora non c’è più

la casa bianca

di soffice nuvola

con l’altalena blu

come un aereo

che andava su.

Ora non c’è più

la stanza

la mia stanza

dove felice

disegnavo

quel mondo

gaio

e senza guerra.

Non c’è più

l’odore del pranzo

della nonna

che d’amore riempie

la casa e il cuore.

Ora non c’è più

il caro bacio

della mamma

che assai calmava,

come dolce

ninna nanna.

E nemmeno la barba

spinosa di mio fratello

prudeva, ma…

Com’era bello!

Ora non c’è più

nessuno

non c’è più

la vita,

la mia vita

scarna

ed appassita.

Perchè sono un bambino?

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Antonia Coccia, classe VB (sede di Avezzano)

Le donne sanno…

Sanno

le donne…

Perdere tutto

e non perdere

niente,

provare l’amore

e far battere

il cuore.

Sanno

di una forrza

che non può

finire

e non s’arrende:

è “vietato morire”.

Sanno

di complicazioni

e di belle

emozioni,

sempre pronte

verso nuovi

orizzonti.

Sanno

“urlare”

per essere

accettate,

non picchiate

o violate…

Sanno

le donne

l’importanza

di essere

amate

di mostrare

al mondo

la gioia

di esssere

nate.

Donne…

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